I simboli della Croce

 

La croce è uno dei simboli umani più antichi e racchiude molti significati di origine sociale e religioso.

La croce, nella sua divisione, definisce lo spazio nei quattro punti cardinali, dunque la funzione spaziale e orientativa. Attraverso l’alto/basso/destra/sinistra pone l’uomo come mediazione tra la spiritualità al di sopra, la parte terrena, le funzioni destra/sinistra del proprio emisfero cerebrale.

Alcuni reperti preistorici sono stati rinvenuti addirittura dell'età neolitica (vedi la rosa camuna), ma le prime croci che la storia archeologica ricorda risalgono all'antica Mesopotamia, in particolare erano simbolo del dio prima sumero, poi degli abitanti di Tiro Tammuz, rappresentante fondamentalmente l'organo genitale maschile (Tammuz non era altro che il dio della Fertilità).

In epoca egiziana, la  croce ansatica  era la raffigurazione del dio sole che veniva associato all'idea primaria della vita. Il termine ansatica deriva infatti dal geroglifico "ankh"= vita.

In alcuni disegni tibetani la croce è rappresentata come una  swastika in cui le braccia appaiono sovrapposte a simboleggiare la copula tra l'uomo e la donna, quindi il momento della creazione della vita umana.

Nella mitologia azteca di Tlalocdio della pioggia e dell’oltretomba simboleggiato dall’albero della vita, la croce era il simbolo di raccolta in un unico centro dei quattro punti cardinali che, secondo il mito, il Dio supremo aveva affidato in custodia ai suoi quattro figli.

Nella cultura occidentale, la Croce che noi conosciamo deriva dallo stauròs che è un palo piantato diritto e appuntito, utilizzato per gli usi più disparati, come erigere steccati, palizzate o per creare delle fondamenta.

Nei casi più frequenti in cui è usato, il verbo staurós poteva anche significare il palo (a volte appuntito in alto) al quale veniva appeso o infilzato un uomo ucciso per qualche grave colpa, quasi a proseguire nella ostentazione della pena, in segno di vergogna oppure del palo usato come strumento di esecuzione capitale (per strangolamento o altro).

Inoltre staurós è anche , g ; è infine, come strumento di supplizio, la croce, formata da

Durante l'impero romano, lo staurós, poteva essere il legno del supplizio, una trave assicurata sulle spalle, grosso modo nel senso latino di patibulum,  o formato  da un palo perpendicolare e da una trave orizzontale, in forma di T (crux commissa) o di † (crux immissa).   Il suo uso, come terribile supplizio riservato agli schiavi e ai ribelli, era diffuso anche al tempo di Gesù, in Palestina. La condanna alla crocifissione e l'esecuzione di questo tipo di pena era intesa più come deterrente che come espiazione, come strumento di ordine e di rigore al fine di mantenere il dominio vigente. I rito della crocifissione era perciò pubblico ed il condannato era eretto sulla croce in un luogo ben esposto e visibile a tutti.

Come pena capitale la crocifissione fu abolita dall'imperatore Costantino nel 314 dC. 

Per l'Islam la croce ha invece il significato di sapienza. Simbolo delle due direzioni dell'essere (verticale) e del fare (orizzontale), l'una dell'Anima l'altra della Psiche e della Materia . Il centro è il Cuore.  La verticalità si riflette nell'orizzontalità come il cielo nel mare. In quest'ultimo tutto è forma e divenire ma specchio di un'unica Realtà.

 

CROCE LATINA

La croce latina  o crux immissa o capitata è una croce formata da due segmenti di diversa misura  che si intersecano ad angolo retto, in cui il segmento minore è circa a tre quarti del segmento maggiore.Per la maggioranza dei cristiani la croce, chiamata anche il crocifisso, è un simbolo dell'amore di Dio, in quanto rappresentazione della morte di Cristo che ha voluto soffrire e morire in croce per la salvezza dell'umanità. La croce cristiana cattolica è generalmente rappresentata con il rapporto tra l'asse verticale e quello orizzontale di 1:2  per richiamare le proporzione del Cristo inchiodato a braccia aperte, sui polsi ed ai piedi.

La croce latina può essere anche capovolta ed allora definita Croce di San Pietro.

In architettura l'intersecarsi di navata e transetto conferisce alle chiese una pianta a croce. Si parla di pianta a croce latina per le chiese in cui la navata e il transetto hanno lunghezza differente e si intersecano come descritto sopra; altrimenti, quando navata e transetto sono di lunghezza uguale, si parla di pianta a croce greca.

La pianta a croce latina è tipica dell'arte italiana.

 

CROCE ORTODOSSA

Nella religione cristiano ortodossa, la croce è rappresentata con otto bracci. Sull'asse centrale (verticale) si trovano tre traverse orizzontali. Quella mediana è grande, per le mani del Cristo crocifisso. La traversa orizzontale superiore ricorda la tavola con la scritta: INRI (Gesù Nazareno Re dei Giudei).  La traversa orizzontale inferiore è per i piedi del Crocifisso. Nella tradizione ortodossa i piedi di Cristo non sono trafitti con un solo chiodo, come in quella cattolica, bensì con due chiodi, uno per ciascun piede, come mostra l'immagine della Sindone di Torino. Un capo di essa è un pò rialzato, verso il cielo e verso cui è diretto il Buon Ladrone, crocifisso assieme a Cristo, l'altro capo invece è diretto verso il basso, verso l'inferno, il posto per l'altro ladrone, quello che non si è pentito.

Estratto da: http://www.orthodoxworld.ru/italiano/hram/4/index.htm

 

CROCE GRECA

La croce grecacroce quadrata è formata da quattro bracci di uguale misura che si intersecano ad angolo retto. Talora possono essere barrati a forma di quattro tau.
In architettura l'intersecarsi di navata e transetto conferisce alle chiese una pianta a croce. Si parla di pianta a croce greca per le chiese in cui la navata e il transetto hanno la stessa lunghezza e si intersecano a metà della loro lunghezza.

La pianta a croce greca è tipica dell'arte bizantina. Un famoso esempio di chiesa a croce greca è la Basilica di San Marco di Venezia.

 

CROCE DI MALTA

La croce di Malta croce dalle otto punte, è l'insegna dei cavalieri di Malta.

La forma della croce di Malta è utilizzata anche come meccanismo per ottenere un moto rotatorio intermittente da un moto rotatorio continuo. Tale meccanismo è chiamato anche croce di Ginevra  perchè fu utilizzato per costruire i primi orologi svizzeri.

 

CROCE COMMISSA

La Croce Commissa o patibulata o croce di S. Antonio ha la forma della lettera greca  "Tau" e può presentarsi anche capovolta.

Fu adottata come stemma nella "Crociata dei fanciulli" (1212) e poi da alcune istituzioni monastiche (come croce di Sant'Antonio). 

Questa croce ricordava insieme il supplizio di Gesù e la Tau (la T greca) che secondo il profeta Ezechiele è impressa sulla fronte degli eletti scampati alla rovina di Gerusalemme: "Non saranno colpiti quelli segnati in fronte col segno Tau". 

 

CROCE DI S. ANDREA

La Croce decussata è detta anche croce di Sant'Andrea, perché su una croce di questa forma fu inchiodato e fatto morire l'apostolo Andrea, legato o inchiodato con braccia e gambe divaricate.

Questo simbolo è utilizzato come segnale stradale per indicare l'immediata vicinanza di un attraversamento ferroviario senza barriere (vedi figura a lato).

 

CROCE UNCINATA

La Croce uncinata a gammata è costituita dalla svastica (dal Sanscrito "svastica"= fortuna e felicità). E' un simbolo universalmente conosciuto e molto antico, se ne trova traccia in Asia, in Mongolia, in India e anche nell’America centrale.
In effetti la svastica fa la sua comparsa in molte culture dell’antico e del nuovo mondo, la conoscevano i Celti, gli antichi Greci, gli Etruschi, gli Egizi, i Mesopotami e gli Aztechi.

La sua fama più recente va ricondotta all’esaltazione romantica del germanesimo che fece la sua comparsa a cavallo fra i due secoli. Prima, nel 1910, venne adottata come segno d’arianità da vari gruppi antisemiti.
Poi la “croce uncinata” destrogira apparve nel 1919 come simbolo araldico della Thule-Geselschaft e, secondo il barone Glauer Von Sebottendorff (fondatore della Thule), indicava il percorso ascendente del sole dal solstizio d’inverno a quello d’estate.
Nel 1919 Friederich Krohn, appartenente alla Thule, aveva proposto una croce gammata sinistrogira, ma l’idea non riscosse successo.
In seguito la svastica fu adottata da Hitler come simbolo di forza e di potere, prima del partito nazionalsocialista, e dal 1933 al 1945. Posta al di sotto dell’aquila imperiale divenne l’emblema del Terzo Reich.

 

CROCE CELTICA

La croce celtica è la combinazione di una croce circondata da un cerchio. È caratteristica del cristianesimo celtico, anche se la prima Croce Celtica, ritrovata in una grotta dei Pirenei francesi, risale a periodi più antichi  (10.000 a.C.).

La  croce Celtica è continuamente presente nella Tradizione Europea: dalla cerimonia d'incoronazione di Carlo Magno, alla Cristianità Irlandese. Dal Paganesimo al Cristianesimo, la Croce Celtica raffigura i Quattro Elementi (croce: Acqua, Aria, Terra, Fuoco; cerchio: lo Spirito, cioè il Quinto Elemento), il punto d'incontro tra il mondo terreno (asse orizzontale della croce) e quello divino (asse verticale) nell'infinità dell’universo (il cerchio).

In anni più recenti il tradizionale simbolo celtico è stato adottato da movimenti politici della destra europea, che lo usano come simbolo per rappresentare l'insieme delle popolazione europee di origine celtica. In questi usi recenti, viene talvolta chiamata anche "ruota del sole"

 

CROCE ANSATA

Di origine egizia, la Croce ansata  (o ansatica), detta anche Croce del Nilo, deve il suo nome al geroglofico "Ankh" che significa la Vita. Questo geroglifico indica la vita ed inserito in un contesto religioso simboleggia la vita eterna. Perciò spesso troviamo l'ankh in tipiche rappresentazioni in cui gli dei lo porgono ai faraoni; avvicinandolo solitamente alle narici rappresentava il "soffio della vita". Non si sa con certezza quale sia l'oggetto raffigurato dall'ankh, forse un sandalo. L’ankh è diventato poi, il simbolo di Venere. I Copti l'adottarono chiamandola Croce Ansata e facendone così un simbolo cristiano.

 

CROCE ARALDICA

La croce araldica è stata in passato utilizzata  come simbolo di nobiltà ed è spesso rappresentata all'interno di uno scudo per identificare l'impronta cristiana della famiglia.

Per lo stesso motivo viene anche rappresentata nei simboli di bandiere, di associazioni, e di partiti politici. A fianco l'ex bandiera italiana che rappresentava lo stemma regale dei Savoia, in uso fino al 1945.

Di stemmi crociati rappresentati per questo motivo ne esistono di innumerevoli fogge. (Vedi il sito http://wikipedia.kataweb.it/wiki/Tau )

 

CROCE TEMPLARE

La Croce teutonica o templare fu adottata dai Cavalieri Templari e poi da Cavalieri Teutonici e dai Giovanniti.

La croce è un simbolo che fu usato da tutti i crociati e, in modo particolare, da tutti gli ordini monastico-militari nati in Terrasanta (vedi la croce di Gerusalemme). Si pensa che la primitiva croce adottata dai Templari fosse quella patriarcale, cioè con due braccia orizzontali su uno verticale, ma che questa sia stata abbandonata ben presto per lasciare posto ad una semplice croce rossa in campo bianco, a simboleggiare il loro sacrificio, simile a quello di Cristo, e la purezza dei loro cuori.

 

 

 

  Precedente   Torna al menu principale