COS'E' IL NUMERO?

Piccola storia del numero

Il numero può essere definito come un "ente matematico" che consente di rappresentare, in forma scritta, attraverso segni convenzionali, un'idea che esprime il senso di quantità. La forma di rappresentazione con 10 cifre, che oggi ci è familiare, venne sviluppata originariamente in India dove, già dal III secolo a.C., era di uso comune. A quel tempo le cifre 1, 4 e 6 venivano scritte praticamente nello stesso modo di oggi. Il sistema numerico indiano fu diffuso nel mondo arabo probabilmente intorno al VII-VIII secolo d.C. e fu introdotto in occidente da Leonardo il Pisano detto "il Fibonacci"  (cioè figlio di Bonacci) che con la pubblicazione del suo trattato "Liber Abaci"del 1202 d.C. fece conoscere un metodo di calcolo, finora allora quasi sconosciuto in Europa, che aveva appreso dai mercanti Arabi con i quali teneva rapporti commerciali. L'innovazione più importante introdotta dagli arabi nel sistema delle "cifre arabe"  fu la notazione posizionale, in cui i singoli simboli acquistano valori diversi a seconda della posizione che essi occupano nel numero scritto. La notazione posizionale è resa possibile dall'uso di un simbolo per lo zero: esso infatti permette di distinguere numeri quali 11, 101 e 1001 senza richiedere l'uso di simboli aggiuntivi. La notazione posizionale ebbe anche il vantaggio di semplificare molto tutte le forme di calcolo numerico scritto rispetto ai numeri romani che ancora erano in uso.
Oggi tutto il mondo utilizza queste cifre; se c'è un'invenzione che ha avuto un destino universale, è proprio questa ed è grazie alla combinazione dei 10 numeri indù che il progresso tecnologico ha potuto progredire fino all'avvento del computer. E' proprio per rendere comprensibile ai chips di cui è composto il computer, che è stato necessario introdurre un sistema di calcolo che fosse  basato sul sistema binario (due sole cifre 1 e 0). Un altro sistema utilizzato in informatica è quello a base 8, ottale, che permette di operare più velocemente sui numeri binari, molto utile con i protocolli di livello più elevato come quelli di trasporto, i quali utilizzano fondamentalmente gli ottetti; e quello a base 16, esadecimale,  che viene usato nelle rappresentazioni ad alto livello dei flussi di dati, degli indirizzi di memoria, delle mappe di caratteri ed altro ancora. . Altre forme di numerazione possibili sono quelle con numeri  ternari, quaternari, e duodecimali.

Pitagora e la teoria dei numeri